Campagne anti-Halloween

Se doveste avvertire la curiosità di cercare sui motori di ricerca “Halloween satanismo” o anche solo “satanismo 31 ottobre” potreste veramente spaventarvi per la quantità pressoché infinita di siti, blog, articoli che appaiono nelle numerosissime pagine di risultati.
Una buona parte di questi ha toni esasperati come ad esempio l’articolo uscito addirittura sul Corriere della Sera intitolato “Halloween? E’ un rituale satanico“. Leggendo articoli come questi non si può fare a meno di pensare all’epoca dell’inquisizione con la sua oppressione e persecuzione verso tutto ciò che era al di fuori della religione cristiana e che veniva considerato quindi satanico.

Ci troviamo però nel 21° secolo e certe cose non dovremmo più vederle.

Nel nostro piccolo cerchiamo, anche con il vostro aiuto, di smentire le dicerie più assurde. Quest’anno abbiamo infatti dovuto prendere posizione in merito a un volantino pieno di assurdità che potete vedere qui: fb.com/lvodh/volantino

Ma chi porta avanti queste campagne contro i mulini a vento?

Vi sono diversi gruppi pseudo-cristiani come i testimoni di Geova – che si mettono con i propri banchetti anti-Halloween nei posti più frequentati delle città – ed un gruppo di stampo Evangelico, chiamato “Holywings”, composto da persone che la notte del 31, travestite da angeli, vanno nelle maggiori città italiane a tentare di convincere la gente a non festeggiare Halloween (ma dov’è finito il libero arbitrio?). Vi sono testimonianze sul fatto che in certi casi queste persone non si siano comportate molto bene, mettendosi a litigare con chi rifiutava di avere a che fare con loro e dicendo ai bambini che senza saperlo stavano festeggiando Satana, ovviamente spaventandoli.

Ma non sono solo queste persone, che appartengono a gruppi estremisti, a portare avanti queste campagne, bensì purtroppo anche le normali parrocchie.
Eppure ci sono invece altre parrocchie che addirittura organizzano la festa di Halloween all’oratorio.
Chi avrà ragione? A voi il compito di rispondere a questo dilemma.

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